Fabio Mauri è nato a Roma nel 1926. La guerra, la conversione, la follia, il dramma degli amici ebrei mai più tornati e la scoperta del fascismo reale costituiscono le basi del suo lavoro.

 

Dal 1956 opera nelle fila dell'avanguardia italiana: pittura, mostre, conferenze, performance o teatro si costituiscono come atti di un unico "luogo" espressivo.

 

Negli anni '70 la sua opera si incentra sull'ideologia come soggetto/oggetto degli atti espressivi, un'analisi critico-ideologica dei linguaggi: nasce il testo della performance Che cosa è il fascismo (1971, Krachmalnicoff), seguito dai libri d'artista Linguaggio è guerra (1975, Marani Editore) e Manipolazione di cultura (1976, La Nuova Foglio). 

 

Fonda le riviste "Quindici" (1968) e "La Città di Riga" (1976).